La vita
dell' Artista
La nascita, l'evoluzione e la maturazione
Formazione e Prime Esposizioni
Nato il 2 febbraio 1950 a Gavirate (Varese), l'artista inizia la sua formazione alla scuola di pittura del Castello Sforzesco e prosegue all'Accademia di Brera, che abbandona nel 1972. Già a sedici anni organizza una mostra personale alla Galleria Ca' Vegia di Varese, presentando opere a spatola raffiguranti paesaggi, casolari, fiori e acque stagnanti, temi legati al lago natale.
Periodo Accademico '65-'75
Successi e Riconoscimenti Critici
Partecipa a diverse collettive, incluso il Premio Nazionale Varese Arte, e nel 1970 realizza una seconda personale alla Galleria Ghiggini con nudi influenzati da De Pisis e Bonnard e paesaggi siciliani. Gian Franco Maffina elogia la sua tecnica e la reazione emotiva ai paesaggi del Sud. Nel 1972 espone alla Galerie L'Angle Aigu di Bruxelles con successo critico, ricevendo l'apprezzamento di Renato Guttuso per le sue doti tecniche e l'impegno artistico.
Lo presenta Renato Guttuso
'Caro Pedretti, benché tu sia molto giovane, il tuo lavoro offre già alcuni elementi sicuri per giudicare delle tue doti non comuni. Non si può non essere colpiti dalla sicurezza con cui il tuo segno, le tue note di colore definiscono un paesaggio, una figura, un intero nei suoi tratti essenziali; del piglio con cui il tuo disegno ha la capacità di penetrare la forma, ad indagarla con precisione, senza cadere nell'analisi minuziosamente accademica. Oggi il tuo lavoro si trova ad un punto assai serio, e mi pare che i tuoi dipinti recenti contengano elementi nuovi rispetto alla felicità e facilità delle tue precedenti pitture. C'è la coscienza di un impegno nuovo e di nuove difficoltà. E' la premessa di un balzo in avanti'.
Periodo di Sperimentazione e Innovazione
Dopo una mostra riassuntiva alla Galleria Ghiggini, l'artista si prende una pausa riflessiva, sperimentando paesaggi immaginari di onde e nubi con gesti simili a Pollock e utilizzando materiali come pvc, plexiglass e resine. Viana Conti osserva che questo periodo segna un nuovo approccio, con trasparenze e frammenti che creano documenti presenti anziché monumenti del passato.
Ritorno al Naturalismo e Influenze Tradizionali negli Anni '80
Marco Meneguzzo sottolinea il naturalismo di Pedretti, influenzato da Constable, Segantini e Morlotti, e la sua capacità di combinare scansioni cromatiche e gestualità informale. Negli anni '80, l'artista abbandona le avanguardie contemporanee per ritornare alla natura e alla memoria visiva, focalizzandosi su dettagli paesaggistici simbolici e rivitalizzando tradizioni romantiche attraverso trasparenze ottenute con resine e pittura.
Azzurro Amazzonia
Gli anni fra il 2000 e il 2005 rappresentano una stagione creativa particolarmente interessante che segna il successo critico ottenuto con il ciclo espositivo di Azzurro Amazzonia, presentato in diversi ed importanti Musei sudamericani.
LA BIENNALE DI VENEZIA
Pedretti nel 2011 partecipa alla 54ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, esponendo le sue opere nel Padiglione Italia, un importante riconoscimento che sottolinea la sua rilevanza nel panorama artistico contemporaneo.
L'artista oggi
L'artista continua a lavorare attivamente tra Gavirate e la sua amata Varigotti, una suggestiva località di mare dove trascorre gran parte del suo tempo. Varigotti non è solo un rifugio personale, ma anche una fonte inesauribile di ispirazione creativa, tanto da aver dedicato un'intera collezione di opere intitolata "Varigotti Live". Questa serie cattura la bellezza e l'essenza del paesaggio marino, riflettendo il profondo legame emotivo dell'artista con questo luogo.
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Nonostante gli anni e le varie fasi artistiche, l'attaccamento alle sue terre d'origine rimane forte. Gavirate e Varigotti continuano a influenzare la sua arte, offrendo nuovi spunti e panorami che alimentano la sua creatività.
Questa connessione costante con le sue radici geografiche testimonia la sua dedizione nel mantenere vivo il dialogo tra luogo e creazione artistica, confermando che le terre che ama sono ancora oggi il cuore pulsante della sua produzione artistica.